Questa drammatica guida è dedicata ai familiari e ai parenti delle vittime di incidenti stradali, per aiutarli a capire cosa è necessario fare per non rimanere a loro volta vittime di una giustizia lenta e di un risarcimento inadeguato, aggiungendo al danno una beffa del tutto italiana. Spero che la lettura possa dare ai familiari una risposta alle domande più frequenti. Io sono Salvatore Anfuso, e di mestiere faccio il patrocinatore stragiudiziale

 

 

Cosa fare in caso di perdita di un familiare in un incidente stradale?

Una scia cremisi attraversa ogni anno le strade e autostrade italiane. Nel 2019 le vittime di incidenti stradali sono tornate ad aumentare, con un feroce +25% (per le autostrade) rispetto all’anno precedente. Il giorno più critico però non è più il sabato sera, come avveniva in passato, ma il venerdì notte. Secondo l’Istat nel solo periodo di gennaio-giugno 2019 gli incidenti stradali hanno causato 1.505 morti, circa 1 ogni 3 ore. A fine anno queste cifre sono praticamente raddoppiate. Ma cosa devono sapere i familiari delle vittime quando si perde un caro in un incidente stradale?

 

Cosa bisogna sapere se si è parente di una vittima di un incidente stradale?

In questi casi è molto importante la tempistica. Per non perdere elementi necessari alla qualificazione e quantificazione del risarcimento, è importante rivolgersi tempestivamente a intermediari qualificati. Se la vittima perde la vita subito dopo l’incidente sarà sottoposta ad autopsia. È quindi fondamentale nominare un medico legale di parte che assista alla procedura. Poiché in questi tipi di sinistri è sempre previsto l’intervento delle autorità, è importante richiedere immediatamente il verbale elaborato dagli agenti, nel quale vengono indicate le esatte dinamiche dell’incidente. Se sono presenti testimoni, è necessario reperire i loro dati anagrafici e farsi rilasciare una dichiarazione di ciò che hanno visto.

A tutto questo segue una raccomandata alla Compagnia assicuratrice soccombente, con la quale richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti dalla vittima e dai suoi familiari e parenti più stretti. Se la morte è stata causata da un comportamento illecito da parte di un terzo, quest’ultimo sarà responsabile non solo civilmente ma anche penalmente. Tuttavia l’instaurazione di un processo giudiziale comporta necessariamente tempi lunghi, per accertare fatti e responsabilità, e costi ingenti da sostenere in prima persona per ottenere giustizia. La via stragiudiziale è quindi sempre preferibile, tanto per non prolungare le sofferenze della perdita quanto per arrivare rapidamente e agilmente a un equo risarcimento.

 

Quali servizi garantisce DIELLE Infortunistica ai parenti della vittima?

Il risarcimento da incidente mortale non è una questione veniale. È importante comprendere che l’esatta quantificazione del danno, sia emergente sia per lucro cessante e ogni altro danno accessorio, è molto importante per prevenire futuri problemi economici a cui la famiglia della vittima potrebbe incorrere, soprattutto se l’attività di quest’ultima rappresentava la principale fonte di sostegno economico. DIELLE Infortunistica assiste i congiunti fin dai primi momenti successivi al lutto, con il dovuto riguardo e la giusta dose di sensibilità, garantendo in questo modo un’assistenza completa e garbata. La perdita di un caro a seguito di un incidente mortale è un evento che segna indelebilmente familiari e parenti. Per questo tutti i congiunti stretti hanno diritto al risarcimento del proprio danno morale ed esistenziale. E sempre per questo motivo, in un momento così doloroso, DIELLE Infortunistica si fa carico di tutti gli adempimenti burocratici legati all’evento, permettendo ai familiari di elaborare il lutto in tutta serenità.

 

Quantificare il risarcimento da morte del congiunto

Il ‘danno da morte’ o ‘danno tanatologico’, conseguente alla perdita della vita a seguito di un reato, fa sorgere in capo ai prossimi congiunti e agli eredi il diritto al risarcimento dei danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali (danno morale, danno biologico, danno da perdita del rapporto parentale). Tale diritto non deve essere confuso con la divisione dell’eredità tra i parenti, in quanto la somma stabilita viene moltiplicata per quanti sono i parenti che ne hanno diritto. La concreta quantificazione economica viene proporzionata tenendo conto dei seguenti fattori:

– età della vittima e del parente;

– eventuale convivenza della vittima con il congiunto;

– eventuale esistenza in vita di altri familiari dello stesso grado di parentela della vittima;

Da precisare che la quantificazione economica può subire una diminuzione percentuale nel caso di concorso di colpa nell’incidente (ad es., il mancato uso delle cinture di sicurezza, la velocità non commisurata allo stato dei luoghi, uso di sostanze stupefacenti, ecc.). DIELLE Infortunistica offre assistenza e informazioni immediate sull’iter da seguire, senza alcun impegno da parte dei familiari.

 

TABELLA DEL DANNO NON PATRIMONIALE PER LA MORTE DEL CONGIUNTO

PARENTELA

MINIMO

MASSIMO

MEDIA

Per ogni genitore

da 163.990,00 €

a 327.990,00 €

245.990,00 €

Per ogni figlio

da 163.990,00 €

a 327.990,00 €

245.990,00 €

Per coniuge o convivente

da 163.990,00 €

a 327.990,00 €

245.990,00 €

Per ogni fratello

da 23.740,00 €

a 142.420,00 €

83.080,00 €

Per ogni nonno

da 23.740,00 €

a 142.420,00 €

83.080,00 €